
Stiamo affrontando un periodo di forte crisi sanitaria, economica e sociale. Se da un lato è vero che non possiamo fare molto di più che pazientare, dall’altro nulla ci vieta di analizzare la situazione a 360°, per la nostra curiosità o serenità.
Partiamo da chi ha al momento il maggiore potere decisionale, il nostro governo; approfittiamo dell’occasione per rivedere come è nato e da chi è composto.
Il governo Conte II è composto da una coalizione scaturita da un accordo tra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva e Liberi e Uguali con l’appoggio anche del MAIE, in seguito alla crisi che ha portato alle dimissioni del governo Conte I.
Il governo è spesso chiamato dalla stampa “governo giallo–rosso“.

Dopo alcune settimane di tensione nella maggioranza giallo-verde (M5S + Lega), l’8 agosto 2019 il segretario federale della Lega Matteo Salvini annuncia l’intenzione di ritirare il sostegno del suo partito al governo. Salvini innesca così la crisi di governo e chiede la convocazione di elezioni anticipate, prospettando la nascita di una coalizione di centro-destra aperta anche a Silvio Berlusconi e a Giorgia Meloni.

Il giorno dopo il gruppo parlamentare della Lega presenta al Senato una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio. Il 20 agosto, Conte riferisce al Senato in merito alla crisi di governo in atto, annunciando le proprie dimissioni; nel corso del dibattito la Lega ritira la sua stessa mozione di sfiducia, ma Conte decide ugualmente di porre fine all’esperienza di governo, formalizzando le dimissioni la sera stessa.

Nei giorni successivi, Salvini si rende disponibile a formare un nuovo governo con il M5S, proponendo Luigi Di Maio come presidente del Consiglio: questi rifiuta tuttavia ogni ipotesi di accordo col partito che ha ormai aperto la crisi.
In seguito alle consultazioni di rito, è stata rilevata la possibile esistenza di una nuova maggioranza parlamentare tra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali. Dopo numerosi incontri tra il capo politico pentastellato Luigi Di Maio e il segretario del PD Nicola Zingaretti, il 29 agosto il presidente della Repubblica Mattarella conferisce nuovamente a Giuseppe Conte l’incarico di formare il nuovo governo.
Conte accetta l’incarico «con riserva», iniziando così i suoi colloqui con le sopraddette forze politiche, per addivenire alla definizione della squadra di Governo.

Il 4 settembre successivo Conte scioglie la riserva, annunciando la composizione del nuovo Consiglio dei Ministri. L’indomani Conte e i ministri giurano davanti al presidente della Repubblica e il governo entra ufficialmente in carica.

Il governo attuale è dunque sostanzialmente di sinistra.